• • Il male del Nord – Pienogiorno – Pagine 175 2020
• • Il potere dei vinti – Piemme – Pagine 210 – 2019
• • Attenti al Sud – Piemme – Pagine 120 – 2017
• • Carnefici Marchio – Piemme – Pagine 480 – 2017
• • Terroni ‘ndernescional – Piemme – Pagine 252 – 2014
• • Il Sud puzza – Piemme – Pagine 416 – 2014
• • Terroni – Piemme – Pagine 304 – 2013
• • Giù al Sud – Piemme – Pagine 480 – 2014
• • Mai più terroni – Piemme – Pagine 128 – 2012
• • Elogio dell’errore – Piemme – Pagine 189 – 2011
• • Elogio dell’imbecille – Piemme – Pagine 176 – 2010
• • Il trionfo dell’apparenza – Piemme – Pagine 287 – 2007

Pino Aprile giornalista e scrittore pugliese nato a Gioia del Colle di grande competenza e professionalità.
Grande intervistatore (Alì Agca, Nicu Ceausescu…).
Ha lavorato per TG1, Gazzetta del Mezzogiorno, Oggi, Gente…

Come scrittore e saggista ha trattato vari argomenti legati al sociale ed alla psicologia umana, ma in Italia ha meritatamente avuto successo per l’analisi storica e politica della condizione del Sud Italia dai Borboni fortemente screditati dagli storici di sistema, all’Unità d’Italia a favore del Nord sino ad arrivare alle ingiustizie odierne sul maltrattamento dei Cittadini di serie B delle Regioni del Sud ancora una volta danneggiate dal Regionalismo e dal Federalismo.
Ultimamente si sta impegnando affinché i finanziamenti del PNR dati all’Italia per risolvere il problema del divario Sud-Nord non vadano a finire tutti al Nord perché di fatto si assiste ad una blindatura dei finanziamenti che vanno alle Regioni del Nord con i soliti trucchi di clausole e cavilli vari mentre i finanziamenti che vanno al Sud vengono rinviati e ostacolati in ogni maniera, altro che 40% per ora stiamo ricevendo solo le briciole mentre la pagnotta è divorata dal famelico Nord con Draghi che promette vigilanza e poi gioca a fare il Presidente della Repubblica.

Pino Aprile è uno che sa scrivere e sa creare attenzione su quello che scrive anche su temi fortemente censurati come quello del colonialismo dell’Italia del Nord contro l’Italia del Sud.
Il Sud invaso, depredato, privato della sua classe dirigente sostituita con mafiosi e politici prostituiti al potere del Nord, umiliato ma per fortuna ancora vivo e con una forte identità.

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